Girando tra le bancarelle del solito mercatino mi ha incuriosito una piccola
radiolina portatile a transistor.
A colpirmi è stato il fatto che non era la solita radio a transistor degli
anni ’70 quella, per intenderci, con la quale tutti noi che abbiamo superato i ‘50
abbiamo utilizzato per ascoltare le più classiche trasmissioni Rai ma, soprattutto
mi ha attratto il marchio del costruttore sicuramente poco o nulla conosciuto
in quegl’anni, produttore che difficilmente era reperibile sul mercato italiano:
SR Standar Radio Corp., il modello SR-H730S.
L’oggetto dopo, una attenta valutazione (esterna) per valutarne le
condizioni, viste anche le singolari caratteristiche che presentava con una breve
trattativa con il Venditore è diventato di mia proprietà.
Ovviamente come tutte le cose ritrovate tra le cianfrusaglie lo stato di
conservazione non era dei migliori, tanto meno la pulizia ! ma la singolarità della
radiolina valeva i pochi euro spesi.
A casa, la prima operazione è stata la pulizia esterna sia della custodia
in pelle che della radio vera e propria poi con molta cautela sono passato a
visionare l’interno. L’impressione iniziale che avevo avuto sulla radio si è
rilevata vera: la radio è di buona fattura con particolari costruttivi e
circuitali ottimi rapportando il tutto alla tecnologia dell’epoca di
costruzione (1964).
La radio è composta da 8 transistor ed è una Supereterodina con MF di 455 KHz, riceve le onde medie
(MW) da 530 KHz a 1600 KHz e le onde corte (SW) da 4 a 12 MHz gamme
selezionabili tramite commutatore a slitta posto sul pannello frontale, ha la
possibilità di utilizzare una antenna esterna con apposita presa e, finezza non
trascurabile, ha oltre la rotellina di sintonia una seconda rotella per la
sintonia fine; per la parte audio oltre alla classica rotella di regolazione
del volume che funge da ON-OFF si può regolare, con commutatore a slitta, il
tono alto o basso (H – L); anche esso posto sul frontale della radio.
L’interno sembra integro, non manomesso e se si esclude i terminali dell’alloggiamento
delle batterie ossidati segno di batterie che hanno alloggiato troppo a lungo,
il resto dello stampato in bachelite non presenta segni di danneggiamento.
Dopo una prima operazione di pulizia ho alimentato la radio e con piacere
ho potuto constatare che si ricevevano segnali sulle due gamme i quali, per le
OC, aumentavano notevolmente con l’ausilio di una antenna esterna (pochi metri
di filo).
La sintonia fine si è dimostrata utile per la sintonizzazione delle stazioni
OC visti gli 8 MHz coperti dalla radio.
Particolare interessante la possibilità di calibrare il ricevitore infatti
sono presenti 4 trimmer che permettono di tarare i due oscillatori in mw e sw e
i relativi Circuit d’ingresso (antenna) del ricevitorino.
La radio così senza tarature funziona bene anche se un po’ fuori frequenza
e tende a slittare leggermente in frequenza appena accesa ma, mentre butto giù
queste due righe sto ascoltando Radio KBC Radio a 6095 con un forte segnale.
Purtroppo non sono riuscito a rintracciare lo schema della radio utile per
approfondire le conoscenze tecniche del prodotto ed eventualmente ri-tarare la
radio in modo da riportarla alle origini ma credo che con un po’ di pazienza e
adeguata strumentazione si possano allineare i circuiti per la loro massima
resa.
Le caratteristiche della radio
trovate su Internet sul sito del Radio Museum
For model
SR-H730S, Standard Radio Corp. (SR), Tokyo
'73 de IK1XPK, Claudio |
Ottima descrizione e' stato in piacere leggerla
RispondiElimina